Effatà

Riprende il WORSHIP

l’appuntamento di lode e adorazione attraverso la musica e il canto.

Che bello ricominciare tra volti nuovi e amici che ritornano in questo luogo per vivere insieme un momento di festa e di gioia, dove si respira libertà e rinnovamento.

Caro giovane, cosa aspetti ad unirti a noi?

Sei il benvenuto, non ti annoierai!

Ti aspettiamo!

Mi accosto ai tavoli, la festa ha inizio con l’Happy Hour, che bontà!!!!

E’ Venerdì 11 Novembre, entro in sala e mi accolgono con un nodo di corda:
“Tieni, ti servirà!”……”A cosa? Mi chiedo!”
Che succede? Non capisco!!! Com’è che non sento la Band??
Perché non sento un suono?    Vedo!……

Siamo tutti immobili, davanti a noi scorrono immagini di un mondo frenetico, città e persone che si muovono di corsa, luci abbaglianti, ma nessun rumore, tutta la sala è avvolta in un silenzio assordante. E’ un mistero!
Non sento nulla, rimango ammutolita, perfino se avessi una parola da dire, non uscirebbe dalla mia bocca!
Mi guardo intorno, sembriamo tutti statue, si ferma il respiro…..

Cosa sta accadendo?

Mentre rimani lì, portano a Gesù un sordomuto, la Parola mi travolge e in un attimo rende presente il fatto che racconta, mai vista una cosa del genere prima d’ora!
La Parola lentamente mi incontra e mi circonda…..

Vuoi vedere che sono io quell’uomo di cui parla?

In un attimo, collego il silenzio che c’è stato prima, le immagini, l’immobilità della Band che guardava trattenendo quasi il respiro e capisco…..
Mi hanno fatto vivere l’esperienza del sordomuto, immerso nel silenzio!

All’improvviso la voce grida:

EFFATA’!

(APRITI)

Si spezza il silenzio, di colpo la Musica e il canto rompono l’immobilità, le mie orecchie lo sentono, Gesù ha sciolto il nodo che il sordomuto aveva in gola e nelle orecchie!
Incredibile! Ci hanno fatto fare esperienza di ciò che la Parola afferma e non solo, quello che è cambiato e lo vedo davanti a me, i giovani della Band con i loro strumenti, con le loro voci e i gesti, sono diventati preghiera. Non cantano così per mostrare la bellezza del canto, ma diventano il canto che cantano e ti ritrovi dentro al testo! Non riesco a descrivere con le parole, bisogna vedere e ascoltare.
Come un tuono che annuncia il temporale imminente, lo Spirito Santo è invocato da loro con forza e una gioia che contagia, ci prendono per mano con le note e ci immergono nell’armonia dello Spirito Creatore.
La frenesia del mondo, il silenzio tombale dentro di me,

Padre Francesco incomincia a pregare: “Oggi Gesù vuole slegare quel nodo che hai, una paura, una sofferenza, una sfiducia, un groviglio di vita che non si sgarbuglia…..”

 Gesù è qui per liberarmi!

 Ho preso consapevolezza del mio nodo e lo guardo tra le mie mani.
Sai cos’è la cosa straordinaria che ho scoperto qui?
Te la dico perché l’ho gustata:
Dio non si spiega, non è un libro da studiare o da imparare a memoria, è una relazione vera che sperimenti fin dentro al tuo corpo, al tuo cuore e alla tua mente!

GESU’ è VIVO, è RISORTO da quasi 2.000 anni!!!

Cosa ti posso dire? Vieni! Vivi con noi l’incontro unico e personale con Gesù e vedi con i tuoi occhi, ascolta  e gusta con tutti i tuoi sensi quello che gli apostoli e i discepoli hanno visto e testimoniato.

Sai, se qualcuno ti mostra un bicchiere d’acqua fresca in mano e ti dice: “ Bevi!”
Come fai a sapere se è veramente fresca, se prima non l’assaggi??!!!!

 Ci vediamo Venerdì 2 Dicembre alle 20.00 nel Giardino d’Inverno

 

Un canto di Chris Tomlin: JESUS

Serena