NATALE : PROVA DEL FUOCO di padre Francesco

A Natale siamo immersi in una continua PROVA DEL CUOCO – MASTERCHEF passiamo da un tavolo all’altro e mangiamo di tutto (poi ci lamentiamo della linea e dei in chili in più). Magari abbiamo investito molto tempo per dei preparativi per il cenone, per il pranzo, per i regali, … un vero stress … non vediamo che passi in fretta, per sperimentare un po’ di pace. Viviamo il Natale riempiendoci: fare il pieno di cibi, fare il pieno di regali, fare il pieno di buoni sentimenti e di bei valori. E se per tanti motivi non riusciamo a riempirci (solitudine, malattia, delusione, …), sperimentiamo un vuoto che desidera riempirsi.

In un libro intitolato la sfida dell’amore:
“Qualsiasi cosa a cui dedichi tempo, le tue energie, il tuo denaro diventerà per te la cosa più importante. È difficile prendersi cura di qualcosa in cui non stai investendo”.
Tu in questo Natale su che cosa hai investito il tuo tempo, le tue energie, i tuoi affetti,e il tuo denaro?
Dio ha deciso di investire su di te: farti sentire amato.

Natale, invece, è UNA PROVA DEL FUOCO, una sfida d’amore per prendere consapevolezza fino a che punto Lui ci ama, quindi capace di donarsi e non di riempirsi. AMORE = DONARE.
Un amore a prova di fuoco … inossidabile e sicuro. Gesù è il primo a rischiare in questa prova, a provare al fuoco il suo amore per noi. Natale è la prova del fuoco soprattutto per Dio.

TALE PROVA manifesta un Amore che è:

ANTICIPATO – INCONDIZIONATO
Non è dato come premio o perché te lo sei meritato; Lui ci ama per primo.
Non pone condizioni, neanche il peccato è una condizione escludente del suo amore; anzi nel nostro peccato manifesta maggiormente la sua misericordia.
Il Vangelo afferma: “Gesù egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati”.
Le nostre fragilità e limiti non impediscono a Gesù di amarci.

FEDELE (REALIZZA LE SUE PROMESSE)
Le letture di questa sera, antico testamento; ci ha fatto conoscere un Dio che è fedele nella storia, e che realizza le sue promesse.
Prima lettura: promessa ad Abramo del figlio Isacco e di una discendenza.
Seconda lettura: promessa ad Elkanà ed Anna per il figlio Samuele
Terza lettura: promessa al re Acaz; profezia riutilizzata da Matteo per evidenziare che Cristo è il compimento di tutte le promesse.
Quarta lettura: promessa a Manòach per il figlio Sansone
Vangelo di Matteo: il compimento di tutta questa storia in Cristo.

La sua fedeltà non viene meno, anzi nel peccato moltiplica il suo amore per noi e ci rivela il suo essere MISERICORDIA. Dio di fronte alle nostre infedeltà non ci abbandona, non ci punisce, ma ribadisce il suo amore rimanendo lui fedele a noi.
PREPARATO ED ATTESO
Dio si è preparato a questa prova d’amore, non l’ha improvvisata, ci ha pensato su.
La profezia di Isaia si è realizzata in Gesù, la preparazione nei secoli ha trovato una realizzazione. Dio ha atteso questo incontro con l’uomo e l’ha preparato bene (per secoli). Non ha voluto perdere questa occasione di amore.

CONCRETO
Il suo farsi uomo è la prova tangibile e concreta di questo amore. Gesù è il nostro amante, colui che ci ama, e lo fa concretamente con un corpo, una vicinanza – presenza, gesti e non solo a parole. Gesù ci vuole così bene che ha voluto farsi vicino a noi, farsi uomo; non riusciva a stare a distanza. Un amante non sopporta la lontananza dell’amato, e fa di tutto, si inventa qualsiasi cosa, per stare vicino all’amato. Non sopporta l’assenza e per questo fatto fa pazzie: Dio si fa uomo, per stargli vicino. È disposto a rinunciare a tutto, anche alla vita, per stare con l’uomo (Dio con noi) e per dimostrargli il suo amore.

Noi come possiamo rendere questo Natale una prova del fuoco per noi, un partecipare attivamente a questa sfida d’amore iniziata da Gesù?

LASCIARCI AMARE, lasciare che fuoco arrivi a noi
Lettera agli Ebrei: “Porrò in lui il mio amore”, lasciare che Gesù possa porre il suo amore nella nostra vita.

Nella prova del cuoco bisogna dimostrare chi sei e le proprie capacità, creare una competizione o semplice un riempirsi la vita in un qualche modo.

Nella prova del fuoco si accetta la gratuità di Dio ACCOGLIERE IL SUO REGALO: SE STESSO CHE CI AMA, ci scalda, ci brucia.

Nella prova del cuoco non ci si vuole scottare, anche se è facile scottarsi, per sembrare all’altezza della situazione e della competizione. (non ci si vuole far vedere vulnerabili e fragili).

Nella prova del fuoco, non si desidera altro che s-cottarsi (essere cotti-bruciati d’amore), dimostrando la nostra fragilità e bisogno di essere amati e sperimentare come è bello accorgersi che è Dio che si è preso una s-cottata (una cotta) per noi, fino a perdere la testa per noi: facendosi uomo.

Buon natale di fuoco e lasciatevi s-cottare.