Trasfigurazione

Ci sono episodi nella vita che ci lasciano storditi per la forza della loro manifestazione e per il carattere fondante che determinano per il proseguio della nostra esistenza.

Trasfigurazione.

Uno di questi è quello descritto da Matteo nel suo racconto di oggi. Un episodio questo della trasfigurazione che inciderà profondamente nella storia de protagonisti. Tutti, Gesù incluso. Per Gesù questo episodio felice rappresenta, forse, il punto di forza da cui partire per portare a termine la missione affidatagli dal Padre. Gesù è felice, radioso è l’immagine propria della serenità e della contentezza. Perfettamente a Suo agio con Mosè ed Elia con me con i suoi discepoli. Sa cosa lo aspetterà nei prossimi 40 giorni e quale immensa sofferenza sarà costretto ad affrontare ma sa anche che questo è il disegno del Padre a cui Lui proprio non riesce a negare il Suo totale abbandono. Allora così sia ma con nel cuore questo incontro e questo clima.

Apostoli.

Confusi, sbalorditi, impauriti….cosa altro possono provare i tre davanti ad un episodio simile ? Ma se guardiamo bene provano anche un grande piacere, una consapevolezza profonda di bellezza e di giustizia, di pace e di serenità al punto tale da non volerla finire, al punto tale da restare lì per sempre. Costruiamo un riparo e restiamo qui è una frase forse un po’ stupida ma detta da un Pietro che è talmente felicemente confuso che forse non sa nemmeno cosa dice ma lo vuol dire lo stesso. Si anche per loro questo episodio sarà determinante nel proseguio della loro vita e della loro missione. Ciascuno con un destino diverso ma ciascuno con nel cuore e negli occhi la bellezza di quello che hanno vissuto.

Noi.

Già e noi ? Cristiani del 2000 e dintorni come lo viviamo questo episodio ? Cosa vuol dire per noi questo episodio così importante tanto da essere festeggiato nella stessa data sia dalla chiesa di oriente che da quella di occidente?. Anche noi, sicuramente, abbiamo vissuto un episodio della intensità pari a questo sicuramente abbiamo avuto l’incontro con Gesù trasfigurato sennò non saremmo qui…Lo avremmo incontrato forse non impegnato con Mose ed Elia ma magari con qualche altro incontro della nostra vita è sicuramente abbiamo avuto un momento, un attimo in cui la bellezza forse inconsapevole, ci ha invaso il cuore e ci ha lasciati così tra il confuso e l’impaurito come i tre discepoli ma con la voglia di restare di non andare più da nessuna altra parte. Anche noi avremo farfugliato forse qualcosa di non proprio logico tanto per dire qualcosa…allora oggi andiamo a riprendere questo episodio, questo incontro, questa emozione e lasciamoci “ri-travolgere” da questa bellezza, restiamo lì per un po’, non andiamo subito via…per domani c’è tempo.

Claudio