La Misericordia

Leggendo questo brano mi vengono in mente una quantità di aggettivi che se elencati tutti diventano perfino noiosi. Ne cito alcuni : illuminante, liberante, confortante, consolante, chiarificante, alleggerente….. 

Raramente in Giovanni la chiarezza della espressione di Gesù viene trascritta così bene senza arricchimenti teologali abbastanza tipici dell’autore giovanneo.

Condanna.

Questa parola che a noi suona sempre abbastanza ostica per non dire sinistra qui si trasforma in sollievo. La dichiarazione del Maestro è così limpida ” non sono venuto per condannare ma per salvare ” così confortante e confortevole che mi ha spesso commosso. Per noi uomini il termine condanna è la fine di un percorso fatto di sofferenza sia per chi la subisce che per chi la ricerca. La condanna è infatti strumento che definisce la colpa di qualcuno che molto spesso ha causato sofferenza ad altri, ma sia che la si ricerchi sia che li riceva mostra tutta la fragilità della creatura umana. Il male si condanna, il peccato si condanna, la colpa si condanna e quanto di più negativo l’uomo riesce ad esercitare si condanna. Eppure…

Eppure.

Già eppure anche in questo caso Gesù va oltre, Lui non condanna Lui salva. Il non condannare del Maestro è qualcosa che va oltre la limitazione del pensiero e della sensibilità umana, va oltre ma non cancella anzi riconosce. Riconosce che tutti noi siamo persone condannabili se il metro è quello della colpa/condanna che ciascuno di noi per quanto si sforzi ha dei lati oscuri che lo rendono colpevole ma al Maestro questo non turba. È consapevole Gesù di questa fragilità della Sua creatura di questo limite direi strutturale e non c’è ne fa una colpa anzi ci consola, ci accetta, ci conforta con la sua incontenibile misericordia. Non si scoraggia nemmeno di fronte alla nostra tendenza a scegliere sempre il lato oscuro però c’è lo ricorda. Ci ricorda che siamo noi a scegliere se seguire la luce ed affidarci al Suo misericordioso amore oppure temere la luce e lasciarci avvolgere dalle tenebre e dalla loro falsa sicurezza. Siamo noi in fondo che scegliamo perché Lui non ha più nulla da dire ne dimostrare perché Gesù ci ama dalla croce.

Claudio