La discesa dello Spirito Santo

Lo Spirito consolatore

9 maggio 2021
VI DOMENICA DI PASQUA (B)
Giovanni 15,26-16,4

Riflessione a cura di don Erminio Villa.

Quando verrà quindi il Consolatore, questa forza, questa energia di Dio, “che vi manderò dal Padre”, quello che lui chiama “lo Spirito della Verità”, questa forza d’amore che proviene dal Padre, conduce l’uomo nella verità, e gli fa comprendere due realtà importanti: chi è Dio (la verità su Dio, Dio è amore); e chi è l’uomo (la verità sull’uomo, che ha una dignità incredibile: è chiamato ad essere il figlio di questo Dio). 

Nel promettere lo Spirito ai discepoli, Gesù lo qualifica come colui che «guiderà a tutta la verità» (16,13). Questa relazione dello Spirito alla verità appare particolarmente significativa in questo tempo di dominio delle opinioni, del ‘sembra a me’. “Egli darà testimonianza di me”. Quindi questa forza, quest’energia d’amore che Gesù comunicherà sulla croce nel Vangelo di Giovanni ai suoi discepoli, l’accoglienza di questa potenza d’amore, dilaterà l’esistenza dell’individuo e lo inserirà nella sfera dell’amore di Dio, facendogli comprendere molte cose. 

2. La testimonianza dei credenti 

Anche voi date testimonianza perché siete con me fin dal principio”. Fin dall’inizio Gesù nella sua attività si è messo sempre a fianco degli oppressi, mai degli oppressori, sempre dalla parte delle vittime, mai dei carnefici. Gesù indica chiaramente alla sua comunità di stare sempre dalla parte degli ultimi. In questo stare sempre dalla parte degli ultimi emergerà la forza dello Spirito. Poi avverte “ho molte cose ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso”, perché soltanto chi è pronto a orientare completamente la propria vita verso il bene degli altri può entrare in sintonia con questa onda crescente d’amore che il Signore comunica. 

Però “quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità perché non parlerà da se stesso, ma dirà ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future”. L’azione dello Spirito è una continua proposta del messaggio di Gesù, che fa comprendere le cose che vengono, le cose future. Lo Spirito spinge al futuro; non ripete le cose del passato, perché quando si rimpiange il tempo passato, lì lo Spirito non può far nulla, perché lo Spirito di Dio è quello che – dice la Scrittura – “fa nuove tutte le cose”.

La tensione della comunità cristiana ai sempre nuovi bisogni dell’umanità farà scoprire nuove capacità di risposta. In queste nuove risposte ai bisogni dell’umanità emerge lo Spirito della verità. Questa è la dinamica della vita del cristiano, sempre teso verso il nuovo, sempre pronto a dare nuove risposte. Non si possono dare ai bisogni di oggi risposte antiche, ma formulare, inventare, creare, nuove risposte per le esigenze delle persone. 

3. In sintesi… 

  • «il Paraclito» è per noi colui che ci esorta, ci incoraggia, ci sprona, ci consiglia sul cammino della fedeltà al vangelo di Gesù; 
  • al tempo stesso ci protegge, ci affianca, ci appoggia, ci soccorre, prende le nostre difese nel combattimento contro il male per mantenere questa fedeltà; 
  • e ancora: intercede per noi, si fa nostro avvocato nel confronto con il mondo ma anche di fronte al trono di Dio; 
  • e infine ci consola, perché la lotta del discepolo non esclude anche le ferite, le sconfitte, la fragilità tutta umana che sempre ci accompagna.

Ma è di sostegno anche per noi, che spesso esitiamo in un cammino in cui incontriamo non poche volte varie forme di oscurità, sapere che i nostri passi sono accompagnati da Qualcuno…

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don Erminio