Paure e risposte

È buio, fa freddo, c’è odore di corpi umani ammassati di sudore e di escrementi. Nella cella o meglio nel tugurio in cui è confinato, Giovanni detto il Battista, sente che il suo tempo sta per finire. Sà per certo che da lì difficilmente uscirà vivo e nel suo cuore serpeggia un dubbio. Approfitta della visita dei suoi due discepoli e li usa per placare il suo dubbio. “Andate a chiedere a Gesù se è lui quello giusto”.
Paure.
Anche il gigantesco Giovanni Battista ha paura. Fatica a riconoscere nel Maestro il messia atteso. Anche lui, Giovanni, ha probabilmente in mente il messia degli ebrei. Il giusto, il liberatore, quello che finalmente donerà pace, tranquillità e prosperità a Israele e la figura che invece si sta disegnando di Gesù non è così. Sà Giovanni che morirà per lui ma ha paura di morire per quello sbagliato. Come è vicino a noi in questo momento Giovanni, i suoi dubbi sono i nostri, le sue speranze sono le nostre perché anche noi vogliamo il Dio giusto, il liberatore dal male del mondo, perché anche noi siamo stanchi di veder i bambini morire di fame, i ricchi prosperare sulle miserie del mondo, gli amici le persone care morire per niente, le donne violate da una furia di possesso che mal si accorda con la parole amore. Siamo stufi e crediamo che adesso quel Dio giusto sistemi tutto altrimenti perché morire per lui o meglio altrimenti perché vivere con Lui? .
Risposte
La risposta del Maestro non è però verbale, non è un brillante saggio di teologia spicciola anzi è la dimostrazione di come la Misericordia possa cambiare il mondo. Sordi odono, ciechi riacquistano la vista, malati guariscono e indemoniati sono liberati. Non parla Gesù, agisce e questo sono tenuti a riferire i discepoli di Giovanni al loro ritorno alla prigione. Le paure dì Giovanni sono fugate? Forse, non sappiamo ma sappiamo come finisce questa storia con Giovanni che muore.
E noi anche noi abbiamo le sue paure davanti a questo Dio che risponde non come vorremmo noi ma come solo sa fare….amando.
Le paure di Giovanni non so se sono le vostre amici cercatori ma sicuramente sono le mie, e ogni giorno mi passano davanti nelle mie fragilità, nelle mie difficoltà, nelle mie incoerenze ed anche io ogni giorno mi domando “Gesù sei tu quello giusto?” E poi ogni giorno le opere della sua misericordia mi circondano nella banalità della quotidianità, nei gesti forse non roboanti di chi mi circonda e allora mi lascio andare con paura ma fiducioso nella sua infinita capacità di amare.

Claudio