Inaspettato

Mi sono sempre piaciuti questi tre. Tre strani personaggi venuti da lontano. Forse per questo che mi piacciono hanno il sapore e il colore dell’esotico cui si associa il fascino della scienza e della magia.
Chi sono?
Si dice che fossero tre scienziati o forse meglio tre astronomi o ancora di più tre maghi. Tre sapienti che interpretando i segni celesti giungono a scoprire il Dio bambino; ma forse non era proprio così. Allora chi sono?
Sono tre uomini del loro tempo, tre cercatori – forse solo un po’ più facoltosi tanto da permettersi un viaggio così lungo – tre curiosi che si mettono in gioco. Tre persone che leggono i segni del tempo nel loro tempo e nel loro lavoro. Tre matti che si mettono in gioco, che sconvolgono la loro vita alla ricerca di qualcosa che hanno intuito ma che non sanno per certo cosa sia. Sono anche tre pasticcioni perché nel loro cammino si perderanno, smarriranno la via. Giungeranno nella città sbagliata appoggiandosi alle persone sbagliate che si riveleranno essere molto pericolosi. Ma non si scoraggiano vanno avanti nella loro ricerca, credono nel loro intuito, nel loro lavoro, si rimettono a cercare quella stella che hanno perduto strada facendo, quella stella con-meta che sarà la loro stella cometa e li condurrà ad un incontro completamente inaspettato.
Inaspettato. 
I tre verranno condotti all’incontro più inaspettato della loro vita quello con un bambino disagiato nato alla meno peggio in una grotta. Tutto il loro cercare, tutto il loro andare, tutto il loro perdersi e ritrovarsi li porta lì al limite dell’incredibile. E che questo incredibile li tocchi veramente e li trasformi si vede nel loro consegnare i doni proprio a questo bambino. Doni che altro non sono che loro stessi, la loro regalità ( oro ), la loro spiritualità ( incenso ) e la loro caducità ( mirra ).
Si mi sono sinceramente simpatici questi tre forse perché ricordano un po’ me, un po’ tutti e ci ricordano che anche per tutti noi esiste una stella con-meta.

Claudio